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TEATROCONTINUO Davanti alla porta

Una porta che divide due spazi, uno conosciuto e uno sconosciuto: è da questa semplice situazione che prende avvio Davanti alla porta, uno spettacolo che racconta la storia di quattro donne che, fuoriuscite dalla pietra dove sono state scolpite, riprendono a vivere. Al loro risveglio si ritrovano davanti alla porta, una porta bianca, attorno alla quale si svolgerà l’azione scenica.

Lo spettacolo ha preso spunto dalle suggestioni delle stele funerarie veneto antiche, tipiche dell’area padovana, monumenti che mantengono intatto il loro fascino perché propongono in modo rituale il ricordo del defunto e i temi dell’aldilà (riprendendo forme e temi del mondo greco ed etrusco) e che, attraverso le iscrizioni, si presentano come “pietre parlanti”.

Il tema dominante del viaggio nell’aldilà, sintetizzato nella porta, nella vicenda dello spettacolo è diventato una ricerca sul mondo che sta al di qua, quello Davanti alla Porta, per arrivare a riscoprire una straordinaria attitudine dell’uomo: la capacità di immaginare e di raccontare quello che non vede.

Le immagini e le suggestioni sono state tradotte in scenografie: la stele è così diventata una porta, elemento scenico principale, così come le numerose immagini di carro presenti nelle stele hanno trovato forme precise in scena. Il bianco è diventato il colore dominante dell’allestimento, molto minimo e eseguito con materiali caldi ed evocativi come tela, legno, cocci, bende, adatti anche a ricreare una dimensione innaturale.

I personaggi sono stati ricavati dalle sculture e dalle iscrizioni presenti nelle stele considerate, per la scrittura originale di Federico Moro e di Francesco Puccio, rielaborata dagli attori di Teatrocontinuo, e la drammaturgia e regia di Gianni Bozza.

I canti in scena, ispirati a sonorità greche e orientali e popolari, sono di e con Barbara Zoletto e Anca Cazapciu accompagnate coralmente dagli altri attori di Teatrocontinuo, mentre le musiche elettroniche, nate da campionamenti di materiali (acqua, legno, fuoco, sassi) sono state trattate e ed elaborate dal musicista Giulio Escalona.